Dispositivi rugged in contesti industriali: perché sono sempre più utilizzati
I dispositivi mobile di tipo rugged si stanno sempre più ritagliando un ruolo di rilievo anche all’interno del mondo industriale, con benefici tangibili sotto l’aspetto dell’innovazione di attività e processi oltre all’incremento della produttività.
In questo articolo cercheremo di capire qual è l’impatto di queste soluzioni e quali sono i parametri da valutare nella scelta della tipologia più adatta per ogni contesto.
Dispositivi rugged in contesti industriali
Le soluzioni mobile rugged sono in grado di fornire notevoli benefici all’interno di imprese connesse e smart factory, in cui sempre di più le attività vengono gestite proprio attraverso l’utilizzo di dispositivi mobile o addirittura indossabili.
In generale queste soluzioni possono garantire efficienza, versatilità, funzionalità, connettività e accesso al cloud in diversi contesti lavorativi: manufacturing, logistica, trasporti, retail, ristorazione e molto altro.
Nel mondo industriale i dispositivi mobile stanno giocando un ruolo chiave proprio grazie al mobile cloud computing (MCC), il paradigma che consente di distribuire applicazioni evolute su dispositivi mobile, anche in presenza di piattaforme hardware e sistemi operativi differenti. Le app installate riescono quindi a sfruttare la potenza del cloud per le operazioni di elaborazione e storage, migliorando in questo modo flessibilità, prestazioni e scalabilità.
Le infrastrutture di edge computing inoltre si stanno sempre più evolvendo in multi-access edge computing (MEC), consentendo un utilizzo ancora più completo dei dispositivi mobile all’interno di un contesto industriale, soprattutto nell’ambito IIoT (Industrial Internet of Things).
Prospettive di mercato
Nella finestra temporale 2020-2024 è prevista un’espansione di 1.22 miliardi di dollari del valore dei dispositivi portatili rugged.
Cresce la preferenza per le tipologie dotate di sistema operativo Android, la cui interfaccia utente viene considerata migliore rispetto alle altre.
Un altro trend da tenere in considerazione è quello che descrive l’incremento nella domanda di dispositivi rugged di tipo IoT, integrabili facilmente con le tecnologie di comunicazione.
Panasonic ad esempio ha introdotto da tempo soluzioni rugged Android, utilizzate in svariati settori: manufacturing, trasporti, logistica, retail e servizi per la gestione delle emergenze.
Come scegliere il dispositivo rugged adatto alle proprie esigenze
La base da cui partire nella scelta del dispositivo giusto è sicuramente la definizione di obiettivi immediati e futuri, per poi procedere alla valutazione di alcune caratteristiche principali.
Costo totale di possesso (TCO) e ritorno dell’investimento (ROI)
È innegabile che la scelta di un dispositivo mobile rugged comporti un costo iniziale maggiore rispetto ai corrispettivi di tipo consumer. Ma è necessario notare come l’estensione del ciclo di vita oltre i due anni (fino a cinque o sette) e l’intenso utilizzo quotidiano in ambienti difficili permettano di calcolare un TCO generalmente più basso nel lungo periodo e un chiaro ROI in paragone alle soluzioni classiche.
Ciclo di vita
Oltre alla maggiore durevolezza, robustezza e alle più estese funzionalità aggiuntive che i rugged sono in grado di fornire all’interno dei flussi di lavoro, è importante valutare fornitori che garantiscano servizi efficaci di lifecycle management, soprattutto in merito a supporto, manutenzione e gestione dei tempi di fermo dei dispositivi (che impattano direttamente e in modo negativo su produttività e ROI).
Sicurezza del software
La crescente connettività dei dispositivi all’interno delle aziende comporta una maggiore necessità di sicurezza dei software utilizzati, oltre alla stabilità dei sistemi operativi caricati sulle varie macchine. La scelta migliore dovrebbe tenere conto di parametri come la presenza di aggiornamenti di sicurezza e di supporto al sistema durante il ciclo di vita del prodotto.
L’ampia gamma di dispositivi rugged Panasonic consente molteplici possibilità di scelta, includendo di base tutte le caratteristiche sopra elencate.

Fonti:
- “Dispositivi mobili, anello chiave nell’impresa connessa” | Giorgio Fusari | Automazione e Strumentazione | Novembre/Dicembre 2021
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